30.11.2006 - Nuova Cosenza
Appalti illeciti:
Indagato il Presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero
30/11 Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, è indagato nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Catanzaro in merito ad appalti riguardanti il settore della sanità. Nei confronti di Loiero, che sabato scorso era stato sentito come persona informata sui fatti dal sostituto procuratore Luigi De Magistris, vengono ipotizzati i reati di abuso d'ufficio e turbata libertà degli incanti. Loiero dovrà presentarsi in Procura il 15 dicembre per essere sottoposto ad interrogatorio, secondo quanto stabilito in un invito a comparire emesso nei suoi riguardi. I reati che vengono ipotizzati nei confronti del presidente Loiero sarebbero stati commessi, secondo l'accusa, in concorso con altre persone. Loiero, secondo l'ipotesi accusatoria, in qualità di presidente della Regione Calabria, ed anche prima delle elezioni regionali svoltesi nell'aprile del 2005, in rapporto di collusione con i componenti del sodalizio criminale facenti capo alla società Ital Tbs, con sede legale a Trieste, ed in particolare con Francesco De Salvia e Alessandro Firpo, ai quali era legato da consolidato rapporto per conseguire profitti nel settore della sanità, anche attraverso mezzi fraudolenti. Gli appalti in relazione ai quali è indagato Loiero riguardano, in particolare, le forniture e la manutenzione di apparecchiature elettromedicali, con riferimento specifico all'Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, all'Asl 11 di Reggio Calabria, all'Azienda ospedaliera Mater Domini di Catanzaro, all'Asl 9 di Locri e all'assistenza domiciliare integrata per la Regione Calabria. - "L' on. Agazio Loiero, presidente della Giunta regionale, è stato iscritto nel registro degli indagati in relazione a reati connessi al settore della sanità". E' quanto si afferma in un comunicato stampa della Procura della Repubblica di Catanzaro. "Le indagini - prosegue il comunicato - sono condotte dal sostituto procuratore dott. Luigi De Magistris e seguite dal procuratore della Repubblica dott. Mariano Lombardi e dal procuratore aggiunto dott. Salvatore Murone".
L’indagine verte su appalti illeciti
30/11 Ruota attorno ad un presunto appalto illecito aggiudicato il 6 luglio del 2005 ad un'associazione temporanea di imprese, con capogruppo la società Ital Tbs di Trieste, l'inchiesta condotta dal sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Luigi de Magistris che ha portato all'emissione di un invito a presentarsi nei confronti del presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero. Il presunto appalto illecito riguarda, in particolare, l'aggiudicazione ad un'associazione temporanea di imprese, con capofila l'Ital Tbs, della gara d'appalto avente ad oggetto la fornitura di un servizio integrato per la gestione di apparecchiature elettromedicali installate presso l'azienda ospedaliera Pugliese-Caccio per un importo di un milione e 400 mila euro. Nell'inchiesta sono indagate, complessivamente, dieci persone nei confronti delle quali vengono ipotizzati vari reati che vanno dall'associazione per delinquere e dalla corruzione alla turbata libertà degli incanti, all'estorsione ed alla truffa. Gli indagati, che nel dicembre dello scorso anno hanno ricevuto un'informazione di garanzia con contestuale decreto di perquisizione, sono Riccardo Fatarella, ex direttore generale dell'Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro; due dipendenti della stessa Azienda, Giovanni Iiritano e Marcello Ferro; un collaboratore di quest'ultimo, Raffaele Farrelli; Domenico Vincenzo Scuteri, direttore amministrativo dell'Azienda Pugliese-Ciaccio; Mario Iacono, dirigente della società Ital Tbs, e Giuseppe Giusto, responsabile dell'area sud dell'Ital Tbs. Informazioni di garanzia furono notificate e decreto di perquisizione furono notificati ad Alessandro Firpo e Francesco De Salvia. Dall'attività investigativa svolta dai carabinieri del Reparto operativo di Catanzaro è emerso - questo il quadro accusatorio - che gli indagati avrebbero gestito in maniera illecita forniture di materiale per l'Azienda Pugliese-Ciaccio eludendo la normativa di settore ed utilizzando un modo illecito il presupposto dell'urgenza dei lavori da espletare. E' emerso, inoltre, che gli indagati Ferro e Iiritano avrebbero utilizzato ditte compiacenti per la forniture ed i lavori da espletare, ottenendo in contropartita illeciti guadagni. Le indagini hanno riscontrato l'effettuazione di lavori su indicazione, in particolare, di Iiritano. Sempre secondo l'ipotesi accusatoria, gli indagati Firpo, Iacono, Giusto e De Salvia avrebbero costituito un sodalizio finalizzato, per conto della Ital Tbs, all'aggiudicazione illecita di rilevanti appalti presso ospedali e strutture sanitarie della Calabria, con la capacità di incidere e tentare di condizionare le strategie sanitarie degli organismi di gestione. Nello svolgimento della gara d'appalto aggiudicata all'Ital Tbs ogni indagato avrebbe rivestito, sempre secondo l'ipotesi accusatoria, un ruolo centrale: per consentire l'aggiudicazione illecita; De Salvia quale referente della capogruppo in Ati curando tutte le fasi fino all'aggiudicazione e mantenendo stretti contatti con i dirigenti dell'Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio e con i dirigenti, anche nazionali dell'Ital Tbs; giusto quale referente per la Calabria della stessa Ital Tbs, affiancando De Salvia nella trattativa per l'aggiudicazione della gara di Catanzaro, così come per le altre Asl calabresi e Firpo e Iacono impartendo le direttive a De Salvia. Modalità illecite di aggiudicazioni sarebbero state perpetrate anche con riferimento ad un appalto per l'Azienda sanitaria 7 e l'Azienda ospedaliera Mater Domini di Catanzaro. Le capacità collusive di De Salvia e Giusto, secondo l'accusa, sarebbero emerse anche con riferimento all'Asl 11 di Reggio Calabria, dove De Salvia avrebbe ottenuto il canale giusto per raggiungere lo scopo voluto essendogli stato indicato da persona che riveste un ruolo apicale presso la Regione Calabria ed in particolare, quale punto di riferimento per diverse questioni sanitarie, il dott. Michele Lanzo, già commissario straordinario dell'Asl di Crotone, anche con un ruolo di vertice presso la regione Calabria, il quale si attiva anche per la gara presso l'ospedale di Crotone. Nella prima fase del'inchiesta, inoltre, la polizia giudiziaria aveva segnalato "materiale di interesse investigativo" presso gli uffici del consigliere regionale Piero Amato con riferimento ai collegamenti con Lorenzo Costa, persona collegata a Benedetto Arcuri, amministratore unico dell' dell'Omnia Hospital office, i nomi dei quali rientrano nell'indagine preliminare che è in corso.