14.07.2007 - Sciopero dei Magistrati
L'ANM mantiene stato di agitazione
ma revoca lo sciopero del 20 luglio
Il testo della delibera del Comitato Direttivo Centrale

Associazione Nazionale Magistrati
Il Comitato Direttivo centrale

- Il Senato della Repubblica ha approvato il disegno di legge di riforma dell'ordinamento giudiziario che disciplina la "carriera" e le valutazioni di professionalità dei magistrati e regola i passaggi dalle funzioni di giudice a quelle di pubblico ministero e viceversa;
- nel corso dei lavori d'aula sono stati apportati miglioramenti al testo licenziato dalla Commissione Giustizia, in particolare in materia di passaggio di funzioni e di partecipazione degli avvocati alle valutazioni di professionalità dei magistrati (partecipazione non rifiutata in linea di principio ma problematica e fonte di tensioni in assenza di un adeguato regime di incompatibilità);
- l'interesse della magistratura italiana è che sia "definitivamente" approvato, entro la data del 31 luglio, il disegno di legge (in modo da scongiurare il rischio dell'entrata in vigore della legge Castelli) e che si volti pagina affrontando finalmente le questioni di giustizia che' più interessano i cittadini; prime tra tutte la riduzione dei tempi del processo penale e civile ed una migliore e più efficiente organizzazione degli uffici giudiziari .

Tanto premesso il CDC
- manifesta ancora una volta insoddisfazione per l'"accantonamento" di punti importanti per un nuovo ordinamento giudiziario, tra cui l'assetto interno degli uffici di Procura, l'elevazione del numero dei componenti ed il sistema di elezione dei membri togati del Consiglio Superiore della Magistratura;
- ribadisce la critica nei confronti delle parti della riforma (segnatamente la direzione della Scuola ed il rapporto tra magistrati e dirigenti amministrativi) che, per l'inadeguatezza delle soluzioni adottate, non offrono tutto il necessario contributo al miglioramento dell'efficienza della giurisdizione;
- dichiara assolutamente indilazionabile, in considerazione dell'inaccettabile inerzia governativa in materia, aprire un serrato confronto per apportare i necessari miglioramenti, non solo alle norme dell'ordinamento, ma anche e soprattutto alle questioni dell'organizzazione del sistema giudiziario e della funzionalità e ragionevole durata del processo, nell'interesse dei cittadini.
A questi fini mantiene lo stato di agitazione revocando però l'astensione dall'attività giudiziaria proclamata per il prossimo 20 luglio 2007 e delibera di indire, per il mese di settembre 2007, assemblee di tutti gli uffici per un approfondito esame delle norme ordinamentali e per l'avvio di iniziative, anche con le altre categorie di operatori della Giustizia, miranti al recupero di efficienza e di credibilità della giurisdizione
Roma, 14 luglio 2007






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