22.07.2007
”i canti di malavita – la musica della mafia”
nella Casa del Popolo Arci a Settignano
di S.Castiglion

E siamo alle solite. L’estate è afosa, il mare è zeppo di alghe, le granite vanno a ruba e le notti si fanno in bianco per il caldo colossale. E si ascolta un po’ di musica, la compagna di serate in allegria, o meglio visto ciò che è uscito bisogna dire: che si ascoltava. O meglio se qualcuno ne avesse dato risalto la musica si sarebbe spenta. Immagino che qualcuno pensi che il caldo che ci attanaglia mi faccia straparlare e invece no, non è così. Mesi fa, quando il freddo era la cornice della nostra vita abbiamo saputo di una compilation di “canti della mafia”, ci siamo informati un attimo e abbiamo scritto una e-mail ai titolari della catena discografica molto breve, ma esplicita: vergognatevi. Ovviamente firmata. Avendo alcune cose di cui occuparci abbiamo lasciato perdere l’argomento, ma ora non è più possibile sorvolare sulla questione e quindi, come da nostra brutta abitudine, siamo tornati sull’argomento. Gli amici di Democrazia e Legalità qualche giorno fa ci hanno ricordato con un articolo (clicca qui) di quella operazione imprenditoriale facendoci sapere che la ditta produttrice aveva una sede in Firenze. La ditta produttrice era di Grosseto, ora a Roma, non è stato difficile percorrere la strada di questa azienda, e notare che gode di ottima salute. Si chiama Amiata Media srl di Grosseto, o meglio ora con sede nella capitale con un capitale sociale di 100.000,00 euro (conferiti in contanti), e con il magazzino in Firenze. E fin qua nulla di strano almeno potrebbe sembrare se non si andasse a vedere una delle unità locali di questa ditta, ovvero il magazzino che è a Firenze? Infatti non è strana la locazione geografica, ma la residenza di tale magazzino. L’indirizzo è via S.Romano 1 frazione Settignano - Firenze, Casa del Popolo di Settignano, dal 1998.
Ricapitoliamo: questa ditta nasce a Grosseto poi emigra a Roma come sede amministrativa e lascia il suo magazzino a Firenze in una Casa del Popolo, ma dovè il lapsus? Il nodo è che questa Casa è un circolo dal 1946 ed è un affiliato Arci. Ennesimo riepilogo La ditta nasce a Grosseto si sposta a Roma tiene il magazzino a Firenze in una società affiliata ad un ente di promozione sociale (clicca qui) ed in questo magazzino si conservano tutte le produzioni della Amiata Media srl, e quindi anche “i canti di malavita – la musica della mafia”. Questi pezzi hanno venduto in Germania cinquantamila copie e negli altri paesi hanno persino invitato gli autori a esibirsi, sempre avendo il pieno nei locali, oltre oceano la compilation ha ottenuto altrettanti record di vendite e qualche difesa pacchiana ma qualcuno si è indignato e preoccupato per l’immagine così esportata del meridione italiano. Ecco siamo di nuovo all’inghippo! Gli altri paese si interessano, noi no. Gli altri Stati si pongono il motivo di certa divulgazione, il nostro tace.

I nostri giornali tacciono eppure sono passati pochi giorni dal ricordo della morte di Paolo Borsellino e della sua scorta, come per Falcone, di sua moglie e degli agenti di scorta a Capaci. Forse ogni giorno abbiamo qualcuno che è stato assassinato dalle mafie, ce lo ricorda Libera di don Ciotti, che fa memoria di tutti i nomi per non dimenticare e per continuare a lottare. La Carovana del Cuore, è appena partita da Torino e farà tappa anche in Toscana. Nella regione che si stà pregiando di contenere una “musica sublime” una musica raccolta ed incisa per essere divulgata e che per promuoverla hanno scritto: “Questo disco e' un documento storico di grande rilevanza, un documento che invita alla riflessione sulle radici di un fenomeno e sull' attuale situazione calabrese, invitando, al tempo stesso, alla conservazione del patrimonio di cultura popolare del nostro paese.”
Ecco dopo una recensione così sublime non ho parole pronunciabili da aggiungere, solo una domanda. Come si fa a non notare un abbandono così eclatante della ragione, come si fa a vedere che in una Casa del Popolo, (tra l’altro storica e attivissima) dove si fa attività con i bimbi ed i ragazzi, si tenga un magazzino di tale merce? Come fa un ente di promozione sociale a dare spazio ad una tale ditta? Come? Qualcuno mi sa rispondere?






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