03.11.2006

Uomini liberi e utili idioti
di Christian Abbondanza

Uomini liberi che bel termine. Rievoca il coraggio di essere uomini, con una propria capacità critica, capacità di osservare e dire ciò che si ritiene e si valuta giusto.
Utili idioti che termine ricorrente, quando si parla di asservimento al Potere, qualunque potere, riportando alla memoria il “Re Nudo” che tutti, pur consapevoli, elogiavano per l’abito elegante.

Uomini liberi, un sito di persone che non conosciamo, ha dato notizia, ha informato i cittadini attraverso le sue pagine internet. “Mi manda Mamone” è l’articolo, breve e preciso, che informa dell’ennesimo incarico della ditta EcoGe della famiglia Mamone, in questo caso per l’emergenza decennale della Stoppani.
Utili idioti, quei giornalisti che non hanno voglia o piacere di fare il proprio mestiere e che, quindi, si mostrano protratti, ponendo a gogna la propria intelligenza, verso il Potere. Quello di una ditta e famiglia che ha praticamente il monopolio nel settore delle demolizioni e delle bonifiche a Genova e Liguria, ma anche quello del Potere amministrativo (comunale, provinciale e regionale, dell’identico colore) che predilige da decenni questi noti professionisti.

Vi sono certo, ne conosciamo molti, giornalisti che sanno fare il loro mestiere. Che sanno e vogliono informare. A questi però non è concesso scrivere di certe cose, sarebbero scomodi agli Utili idioti di controllo, quelli che decidono nelle redazioni e che forse amano troppo la vita tranquilla ed i sorrisi, gli inviti nei salotti bene, tra confratelli.

Nessuno di coloro che ha scritto su “Il Secolo XIX” o sul “Corriere Mercantile” (“la Repubblica” ha omesso la notizia), ha scelto di informare i cittadini. Ha parlato dell’abito del “Re nudo”. Applausi a go-go (anche di quelli della nuova sinistra unita) dei vertici regionali, del più grande sindacato, della provincia, dell’esponente della famiglia Mamone. Ha omesso però di dire ciò che sa, e che è certo. Ha cancellato, ignorato all’opinione pubblica, la conoscenza sui personaggi e sui capitali.
(Curiosamente sono gli stessi che chiedevano, come noi, giustamente, al Cavalier Berlusconi di dire dell’origine dei propri capitali e della propria fortuna).

La famiglia Mamone, con il capofamiglia Luigi, è indicata sin dal 2002 dalla DIA come famiglia della ‘Ndrangheta, appartenente ai clan dei Mammoliti, e le cui ditte, ben inserite negli appalti pubblici, è strumento di riciclaggio. Questa Relazione pubblica non è mai stata smentita.
Le aziende della famiglia sono state coinvolte molteplici volte in sequestri di aree per disastri ambientali dai nuclei preposti dello Stato. Molte volte, tra cui quella per l’IperCoop di San Biagio, gli è stato ordinato dalle autorità di rieffettuare le bonifiche perché il terreno non risultava per nulla risanato, per non parlare di ciò che accade a La Spezia, altra città rossa.. Nonostante questo vincono appalti su appalti, incarichi a trattativa privata. Hanno percentuali bulgare che nemmeno in Calabria o Sicilia i vertici mafiosi ammettono, per non tirare troppo l’attenzione inquirente. Ma qui, nel nord, nella città rossa, nulla da nell’occhio…ci sono gli utili idioti che fanno scudo.
Poi nel dicembre del 2005 giunge una persona, provenente da quella famiglia, Asia Ostertag, dopo nove anni di denunce ferme nei cassetti di qualche caserma o reparto, decide di denunciare pubblicamente la sua ex famiglia. Asia Ostertag, lo dice con nettezza: quanto affermato dalla DIA è reale e concreto. Aggiunge particolari ed il coordinamento stretto con i Gullace-Fazzari ed i Raso.
Lo Stato la riconosce come Collaboratore di Giustizia, la pone sotto regime di protezione, in quanto proveniente da una famiglia della ‘Ndrangheta.
Quasi parallelamente viene arrestato e condannato il cognato Silvio Criscino, per usura.
Tutto questo è cosa pubblica, sono informazioni ufficiali e reali che vengono taciute.

Ma vi sono anche i dati contenuti negli stessi documenti delle aziende, dove sono chiari i passaggi di quote e dove è anche evidente un’alleanza storica con la Classe dirigente della città. Abbiamo pubblicato questa Galassia ed i giornalisti (da mesi e mesi) lo sanno perché lì abbiamo informati. Quelli che vorrebbero scriverne non hanno il consenso dei capi di redazione, quelli che vogliono ignorare la realtà sono incaricati di scrivere. Anche gli amministratori pubblici sanno, li abbiamo informati, gli abbiamo ricordato di leggere documenti ufficiali e notizie, questi preferiscono ignorare e mostrarsi conviventi e conniventi (alcuni si mostrano felici nelle foto di famiglia).
Gino Mamone è l’amministratore della EcoGe, le sue quote sociali derivano, dal 11.12.1995, da Caterina Mamone e Luigi Mamone, come quelle di Antonio Mamone. Come un dato di fatto è che la Sviluppo Genova SPA (di Comune, Provincia, Regione, Autorità Portuale, Carige, Camera di Commercio, BNL,…) ha acquistato da Luigi Mamone, Caterina Mamone, Antonio Mamone ed altri la Valpocevera Tre srl il 20.03.2002.

Ma c’è anche la parola di Gino Mamone in persona. In occasione della presentazione del più grande escavatore d’Europa, organizzata nel giorno dello sciopero dei giornalisti, ma un gran buffet con i vertici istituzionali, l’uomo più vicino e fedele (come ha scritto anche Repubblica) a Claudio Burlando, Piero Piccolo, e con i vertici di Amiu e Aster, ha detto:
Sono commosso questa macchina sottolinea emblematica-mente che i sacrifici e l’abnegazione della mia famiglia e di quella famiglia allargata che sono i miei dipendenti vengono ricompensati attraverso il lavoro. Seppure in un momento difficile gli incarichi non ci mancano, proprio perché non abbiamo perso di vista l’aggiornamento tecnologico. Abbiamo sempre reinvestito tutto in azienda, creando sicurezza e benessere per molte famiglie di Genova."
Tanto poi, per tale spudoratezza, ci sono gli utili idioti che continuano a rispondere: “ma cosa c’entra Gino Mamone con la sua famiglia?”.

Meno male che ci sono ancora Uomini Liberi!

PS (1)
E’ tutto pubblico e ricostruito dettagliatamente…clicca qui.

PS (2)
Ma a Genova ed in Liguria non ci sono altre ditte che svolgano demolizioni e bonifiche? C'è un monopolio? Non siamo -apparentemente, a questo punto- in una società di libero mercato? O forse il libero mercato sono solo le ditte di "famiglia" e le cooperative monocolore?

PS (3)
MicroMega ha analizzato la realtà genovese con documentata indagine, ha posto una realtà evidente (per chi vuole vederla!): dove sono più forti determinati gruppi legati alla criminalità organizzata (secondo la documentazione pubblica dello Stato) vi è il maggior consenso alla classe dirigente delle Istituzioni Locali. Quindi un dato che va oltre al semplice fatto di conoscenza e frequentazione, ad esempio da quando erano bambini, dell'ex vice sindaco Claudio Montaldo (ora Assessore alla Sanità e alla Sicurezza della Regione Liguria), con gli eredi di Luigi Mamone, tra cui Gino. Nessuno ha dato risposta, come mai?

PS (4)
Qualcuno al Nord poi si scandalizza delle infiltrazioni dell'Ndrangheta nella sanità pubblica (e privata) al sud come al nord, attraverso la più potente cosca del settore, qualla dei Morabito-Bruzzaniti-Palamara. Qualcuno pensa che la ASL di Locri, infiltrata dalle cosche sino al midollo, sia una eccezzione propria del Sud? E sia solo nel campo sanitario?
Qualcuno poi si ritrova con le case perquisite ed i computer sotto sequestro, perché ha scritto di quei legami (Toscana). Qualcuno poi si ritrova la redazione sotto sopra perché voleva scrivere quei rapporti tra mafia-politica-affari (Calabria). Per fortuna, davvero, ci sono ancora Uomini Liberi che, provando disgusto per certi intrecci, non chinano il capo e informano, con nomi e cognomi e non fanno parate da finta antimafia.
L’Etica va oltre le carte giudiziarie, qualcuno l’ha cancellata, altri hanno scelto di venderla.
Gli Uomini Liberi la salvaguardano! Certo a caro prezzo, ma sono Cittadini e non servi!






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