Genova, 7 maggio 2006

La Casa della Legalità a Locri...

un'altra tappa del "Cammino contro le mafie"

La lotta alla mafia è un “cammino”…
...
una moltitudine quotidiana

 

La nuova tappa del “Cammino contro le Mafie”, dopo Torino-Genova-Firenze, è a Locri e lascia il segno. La Casa della Legalità – Osservatorio sulle Mafie di Genova, legata alla “Fondazione Antonino Caponnetto” e “Libera” di don Luigi Ciotti, ha ritrovato i compagni di strada ed una realtà di impegno quotidiano per la legalità e la lotta alle mafie (ed alla cultura mafiosa), fatta di colori, di ragazzi e ragazze e strutture che non chinano la testa alla prepotenza ed alla sopraffazione.
La lotta per la legalità e contro le mafie è un “cammino”, lungo, quotidiano che vede uniti sulla stessa strada giovani e adulti, uniti dalla forza di “rivendicare” i propri diritti, rifiutando la logica che li trasforma in concessione di favori. Ancora una volta uniti, le anime di “Libera” di don Luigi Ciotti e Rita Borsellino, gli studenti e gli insegnanti che continuano il viaggio di “nonno Nino”, il sindacato, il mondo del volontariato laico e cattolico con le cooperative sociali. Un “cammino” concreto, di azioni semplici, gesti quotidiani che possono incidere nella vita della locride, come di ogni altro luogo. La tutela dei diritti sanciti dalla Costituzione e mai attuati in molta parte d’Italia, la pratica costante di interventi di socialità e crescita comune, il contrasto al disagio ed al degrado umano e civile che rispecchia territori abbandonati e “cattedrali nel deserto”.

Questa unità che ha preparato e fatto vivere il Primo Maggio a Locri, questa comunione di azione che unisce, nei diversi ambiti e luoghi, persone e movimenti, è sintomo che qualcosa è cambiato. Il vento che ha spazzato la Locride e l’Italia, come la Primavera di Palermo ed i ragazzi di AddioPizzo, sono sintomo che “siamo vivi” e che si tiene viva la memoria delle vittime delle mafie, quelle decine di morti che cadono ogni mese sotto i colpi del ricatto e della prepotenza mafiosa, lontano dai riflettori, chiedendo come “dovere” morale e civile, per tutti i morti ammazzati, verità, giustizia e fine della mattanza.
Nessuno può tirarsi fuori, da questa rivolta morale e civile, indispensabile retroterra per sostenere e rendere efficace l’azione preventiva e repressiva dello Stato. Dare occasione di incontro, socialità e crescita culturale e civile, supportare l’opera formativa della scuola, offrire occasioni concrete di vita sociale, di costruzione di prospettive lavorative, è l’obiettivo della nuova “Casa della Legalità” di Locri, inaugurata il 1° maggio. Uno strumento di lavoro, aperto e libero da ogni sorta di condizionamento che non sia la volontà di cambiamento concreto di chi la anima e di chi si mette in gioco con coerenza, umiltà e spirito di servizio, capace di essere parte della rete che da tempo lavora con questi stessi obiettivi. Per questo la sede della nuova “Casa” è la Cooperativa Mistya, dove i ragazzi e le ragazze della Gurfata, da tempo e con immutato entusiasmo, dimostrano che, con una professionalità che è arte, socialità e divertimento, si può tenere alta la testa e “conquistarsi” il futuro. Alla “rete dei burattinai” si oppone quindi la rete della creatività e della quotidianità, insieme alle cooperative di Libera, alla Camera del Lavoro ed ai Sindacati, la Diocesi, la rete della Fondazione Caponnetto e della Casa della Legalità. Nessuno sarà più solo su queste strade, quindi, e l’entusiasmo ed il “coraggio dei molti”, proprio delle grandi manifestazioni e dei folti cortei, sarà lo stesso con cui si vogliono promuovere feste e allegria nelle piazze d’estate come nelle feste patronali, con cui, anche, si realizzeranno incontri e seminari per ragazzi e adulti. I ragazzi e le ragazze di Locri, della Gurfata e della Casa della Legalità, sono pronti, con gli altri compagni di “cammino”, ed il Primo Maggio non sarà solo un ricordo, ma il nuovo inizio del presente di ciascuno. Ecco quindi che dall’indignazione, dalla rabbia e dalla rivolta delle coscienze che contamina e rompe con la “cultura del silenzio, del favore e dell’indifferenza”, arrivano le risposte concrete alle problematiche.Vengono dal basso, da chi vive territorio e comunità, da chi non delega ma c’è e richiama le Istituzioni ai propri doveri ed impegni.

L'Ufficio di Presidenza

Nei prossimi giorni saranno pubblicate le foto del Cammino a Locri e un resoconto dettagliato sulla iniziative svolte, la rassegna stampa ed un commento sulla realtà della Locride e della Piana di Gioia Tauro.

GIOVEDI' 11 MAGGIO 2006

alle ore 11:00 presso la sede di Via Sergio Piombelli 15 a Genova
si terrà una CONFERENZA STAMPA 

dove verrà illustrata questa nuova tappa del Cammino

e le iniziative in programma.

- Galleria Fotografica clicca qui
- Rassegna Stampa & Web
clicca qui

- Rassegna sulla realtà dell'Asl di Locri clicca qui
- Lettera Aperta al Procuratore Nazionale Antimafia clicca qui

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Ringraziando le Comunità, le Cooperative che abbiamo incontrato e che operano con coraggio e costanza nella difficile realtà della Locride, pubblichiamo di seguito il messaggio che abbiamo consegnato ai sindacati e che è stato letto dal Palco di Piazza dei Martiri il 1 Maggio 2006, ringriando ancora una volta il prezioso lavoro della Camera del Lavoro di Locri, nella figura del compagno Giuseppe Pezzimenti, per la carica ideale, il lvaoro svolto e la disponibilità alla collaborazione con tutte le realtà concrete e vive della Locride.



IL MESSAGGIO CONSEGNATO AI
SINDACATI PER LA
MANIFESTAZIONE
DEL PRIMO MAGGIO
E LETTO DAL PALCO
DI PIAZZA DEI MARTIRI 
PRIMA DEGLI INTERVENTI 
DEI SEGRETARI GENERALI


Messaggio di adesione alla
manifestazione nazionale del

1° maggio 2006 a Locri
dalla "Casa della Legalità di
Genova - Osservatorio sulle mafie"
e della Città di Genova


 

La "Casa della Legalità - Osservatorio sulle Mafie" di Genova, legata alla Fondazione Caponnetto e Libera di Don Luigi Ciotti, aderisce alla manifestazione nazionale di CGIL-CISL-UIL ed è qui a Locri, con una nuova tappa del "Cammino contro le Mafie" che vedrà l'inaugurazione proprio oggi della "Casa della Legalità" di Locri, quale strumento di unione, indignazione ed impegno civile e culturale contro le organizzazioni mafiose e la cultura dell'illegalità, pronto a sostenere le forze dello Stato impegnate in questo difficile territorio e pronta a collaborare con tutti quegli individui e soggetti culturali e sociali che rifiutano il compromesso morale ed ogni forma di convivenza e connivenza con le mafie.

 

Portiamo il saluto del Sindaco e della Giunta Comunale di Genova, medaglia d'oro della Resistenza, che "da piena adesione all'iniziativa considerato il particolare ed importante significato che l'iniziativa in questione riveste in ordine ai gravi fenomeni di criminalità organizzata presenti in vaste aree del territorio nazionale".

 

Anche la Circoscrizione Valpolcevera dove sono "saliti" i ragazzi di Locri della Gurfata il 22 marzo scorso, invia il suo abbraccio per "Grazie ragazzi, quello che state facendo è un esempio che dimostra in modo concreto e vivo quanto la lotta per i diritti, la libertà e l'uguaglianza siano purtroppo ancora necessarie, nonostante siano passati decenni dalla Liberazione e dalla Costituzione che lì sancisce uguali per tutti."

                       
Un abbraccio dal Giudice Adriano Sansa a tutti i ragazzi della Locride, come di ogni parte del Paese che sono impegnati nella lotta per l'affermazione della Legalità e della Giustizia Sociale, e la difesa della Costituzione.






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Libera Terra
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